Espai Nora Ristrutturazione / Studio NØRA

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Jul 04, 2023

Espai Nora Ristrutturazione / Studio NØRA

+ 25 Text description provided by the architects. Although the beginnings of the

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Descrizione testuale fornita dagli architetti. Sebbene gli inizi dello studio siano nella città di Barcellona, ​​mentre studiavamo alla scuola di architettura, il coro e le radici di Nora hanno una forte base a Maiorca. Dopo molti anni trascorsi a Muro, cittadina di cui siamo grati per le molteplici opportunità che ci ha offerto durante i nostri primi anni, ci si presenta la possibilità di progettare un nuovo spazio per continuare a sviluppare la nostra attività. Raccogliamo questa sfida con grande entusiasmo poiché crediamo fermamente che lo spazio di lavoro debba essere fonte di ispirazione per chi lo abita e per le persone che ci visitano.

Il progetto è semplice. Si tratta di spogliare un vecchio magazzino commerciale dove c'era un vecchio negozio di ferramenta di famiglia, dividendolo, per mantenere solo il volume più alto, e proprio valorizzando questo, il volume, il vuoto.

In un primo gesto di pulizia, abbiamo smantellato i grandi scaffali che invadevano lo spazio e bloccavano la sensazione di spazio che sapevamo fosse nascosta. Una volta svuotato è stato necessario liberarsi anche dei pavimenti, che negli anni erano andati modificandosi e si erano sovrapposte diverse piastrelle che rispecchiavano il passare del tempo e il passare delle mode.

La seconda pietra miliare è stata la demolizione del "batiport". Per gli ignoranti in materia, questo elemento è tipico dell'architettura isolana ed è qualsiasi struttura che consenta uno spazio previo interno, superata la soglia della facciata, ma comunque esterno, creando una sorta di portico per proteggersi dalle intemperie del mare. tempo atmosferico. L'eliminazione di questo pezzo è temporanea e prima che il lavoro sia finito, ritornerà con più forza che mai.

In terzo luogo, viene data nuova vita alle pareti del magazzino. Vengono raschiati, recuperando il carattere di muri con grande potenza in termini di consistenza e sono dipinti di bianco poiché, come abbiamo accennato, a noi interessa continuare a costruire il vuoto e questi recinti ne saranno il contenitore. Insieme a questo viene realizzato un nuovo pavimento in cemento lucidato. Non verrà data alcuna finitura né vetrificata poiché, ancora una volta, non vogliamo che prenda risalto sull'aria che incapsularemo, ma verranno tracciate delle linee con i giunti di dilatazione che formeranno una griglia 3 x 3.

Questi 9 quadranti saranno i diversi spazi che assorbiranno i diversi usi che chiederemo allo spazio. Le due file sul fondo saranno più libere e ospiteranno tavoli da lavoro, campionari, una sala da pranzo e una zona riposo, con possibilità di cambiarsi completamente, dato che tutti i mobili sono mobili. Le basi per mobili modulari in legno di abete rosso e pino vengono utilizzate per creare superfici di contenimento su cui sono appoggiati pannelli di legno lamellare per unire il tutto. Sotto, ogni mobile ha le proprie ruote, che permettono allo spazio di adattarsi quando lo spazio deve essere utilizzato per attività con un maggiore afflusso di persone.

La fila più vicina alla facciata della strada ospiterà tre quadranti speciali. Il cambio di pendenza per drenare verso la facciata ci dà la possibilità di enfatizzare il dislivello e decidiamo di realizzare un grande “batiport”. Ciò consente l'ingresso della pavimentazione dal marciapiede al quadrante centrale, che porta la strada nello studio e aggiunge ulteriore luce all'interno. Sopra questo nuovo "batiport" e diversamente da quanto avviene convenzionalmente, abbiamo deciso di costruire una scatola di legno con due piccole stanze per gli ospiti. Con questo gesto il quadrante centrale occupa tutta l'altezza del magazzino e divide la fila centrale in tre spazi con volume proprio. Da un lato realizzeremo un blocco di arredi in cemento a vista che nasconderà bagni e cucina mentre l'altro, dal carattere più privato grazie alle tende, sarà utilizzato per le riunioni.

Infine, ma non meno importante, un lucernario viene aperto sul retro del magazzino per tutta la sua larghezza, lasciando che i raggi del sole coccolino le pareti e le illuminino. Uno spazio vuoto. Una tabula rasa per iniziare nuovi progetti e intraprendere nuove avventure. Un supporto su cui realizzare workshop, collaborazioni, eventi, gallerie o feste. Uno spazio pieno. Un luogo pieno di entusiasmo, idee e motivazione. Mobili con ruote, piante giganti e campioni di centinaia di materiali locali. Una nuova casa dove lavorare, creare, piangere e ridere.